Un anno è passato dalla mattina del 7 ottobre 2023, quando su tutte le televisioni del mondo le immagini di terroristi sui pick up che sparavano raffiche indiscriminate contro i civili per strada sembravano arrivare da qualche disgraziata cittadina araba assaltata dall’Isis.
Un momento iniziale di confusione, poi la tv ha mostrato le coordinate: il posto era Sderot, città israeliana vicina al confine con Gaza, abitata per la maggior parte da ebrei originari da Marocco, Romania, Russia, Kurdistan.
Era la fine della festa della Simchat Torah e giorno di riposo di Shabbat.
Oltre che cinquantesimo anniversario della guerra dello Yom Kippur. Quelli che falciavano la gente erano i fondamentalisti di Hamas insieme con altri gruppi jihadisti della Striscia di Gaza.
Quest’anno la data coinciderà con il 22 Tishrei del calendario ebraico.
In mezzo ci sono 12 mesi in cui oltre a Israele, pure il resto del mondo ha visto succedere l’inimmaginabile. Ansa