Alcuni giorni fa Formigli ha dedicato un’oretta buona( si fa per dire…) a Maria Rosaria Boccia, perché lo scandalo politica-sesso piace molto al giornalismo( si fa per dire…) italiano.
Molto più dello scandalo giornalismo/sesso/mini orgia/con accusa di stupro, dell’ex inviata di Formigli medesimo, con un collega della vice di Travaglio indignata speciale al tavolo di Formigli.
Non che mi interessi, ma così, per dire il parterre. Per dire del tribunale della morale privata che definisce, a detta loro, la morale pubblica.
Molto di più, piace, del dibattito fra Federico Rampini che ha dato una lezione a tutti sull’Occidente e le guerre che nessuno, nel parterre precedente di Formigli ha capito.
Molto di più.
A Formigli piace Maria Rosaria Boccia e le concede mezza trasmissione nella formula che non è riuscita alla figlia di Berlinguer: intervista faccia a faccia e poi Maria Rosaria che commenta se stessa con i giornalisti in studio.
Cosa mai vista prima.
Non c’era però la Berlinguer ma il cognato, Telese. Nonostante Telese, chiamato allora dalla cognata, non riuscì a convincere Maria Rosaria ad entrare in trasmissione alle condizioni di Bianca, che voleva tirar dentro la sorella della Meloni.
L’amichettismo che si vuol combattere col familismo.
Maria Rosaria disse no:”io sono libera e non accetto che mi vengano imposte le domande e le risposte insieme”. Solo le domande please.
Accidenti, qui siamo alla lezione di giornalismo, che i giornalisti( si fa per dire…) del parterre non colgono.
Nemmeno il giornalista della destra, che è messo li, nelle trasmissioni di sinistra, per far intendere che la sinistra è intelligente.
Insomma, guardavo durante gli spazi pubblicitari di Xfactor, questa trasmissione, questo genere Talk, questo mostruoso genere di spettacolo circense, questi giornalisti pittati di morale moralistica ad uso spot e mi dicevo, brava questa Boccia.
Accipicchia.
Brava, li ha tutti nel taschino. Li fa sembrare per quello che sono. Piccoli piccoli da stare tutti nel taschino dell’ amica, consigliera, probabilmente amante, di un altro genere di giornalista che voleva sconfiggere l’egemonia “culturale” dei Formigli, dei Telese e delle Berlinguer. Accipicchia.
Ieri era un gigante fra nani.
La politica è piccola cosa quando arriva a Sangiuliano che querela Maria Rosaria un mese dopo che la fa assistere ai colloqui telefonici con la moglie, che le chiede di non assumerla.
Piccola cosa.
Ma il giornalismo che sta nel taschino della Boccia e che ci fa la morale ogni giorno cos’è?
Sergio Pizzolante