Nel mirino salari, pensioni e anche i fondi per l’alluvione
Cgil e Uil tornano a scioperare venerdì 24 novembre anche in Emilia-Romagna.
Sono coinvolti nella protesta tute le categorie, tranne il pubblico impiego, i lavoratori della conoscenza e dei trasporti, che hanno già incrociato le braccia venerdì scorso.
Le manifestazioni si terranno in sei città: Bologna, Ferrara, Cesena, Modena, Parma e Piacenza.
A Bologna l’appuntamento è per le 9 in piazza XX Settembre, poi la manifestazione sfilerà per le vie del centro e terminerà in piazza Santo Stefano, evitando di passare sotto le Due Torri.
Nessun corteo previsto invece a Reggio Emilia, che festeggia il patrono, San Prospero, e dove venerdì scorso c’è stato lo stop di tutti i settori.
Tante le istanze che i sindacati poteranno in piazza, e che segretari regionali della Cgil, Massimo Bussandri, e della Uil, Marcello Borghetti, hanno illustrato. “Una tra tutte – dice Borghetti – quella dei salari, che si sta trasformando un’emergenza drammatica e lo stesso vale per i pensionati”.
“Protestiamo contro una legge di bilancio ingiusta, sbagliata, dannosa per le persone che noi rappresentiamo, che disegna un’idea regressiva di Paese e che utilizza 16 miliardi di extra deficit per una serie di risposte che servono solo a mascherare i fallimenti di questo governo”, aggiunge Bussandri.
L’elenco dei provvedimenti che non convincono i sindacati è lungo: si va dalla riforma delle pensioni “peggiore della legge Fornero”, “all’attacco alla sanità, alla scuola, ad una riforma fiscale per i ricchi”. “Da emiliano romagnoli – aggiunge Bussandri – notiamo che non c’è un solo euro in più in questa legge di bilancio per i risarcimenti alle popolazioni alluvionate”.
“Ci aspettiamo di avere delle piazze piene anche in questa occasione – conclude Borghetti – Il governo può accusarci o cercare di contrastare il diritto di sciopero, ma non riuscirà a fermare le persone di questo Paese che si sentono rappresentati dalle nostre istanze”.
ANSA