San Marino si trova oggi in una fase cruciale del suo percorso economico, come evidenziato dal recente rapporto positivo del Fondo Monetario Internazionale. Nonostante le difficoltà globali legate al rallentamento economico, l’aumento dei tassi di interesse e le vulnerabilità nel settore bancario, la resilienza dimostrata dall’economia sammarinese è stata notevole. I settori del turismo e dei servizi hanno registrato ottime performance, contribuendo a compensare la flessione della domanda esterna nel settore manifatturiero. Tuttavia, rimangono alcune sfide da affrontare per garantire una crescita sostenibile e consolidare i risultati ottenuti finora. Tra queste, le riforme strutturali sono considerate prioritarie: dall’introduzione dell’IVA alla digitalizzazione, fino alla flessibilità del mercato del lavoro. Tali riforme non solo favoriranno la competitività del settore manifatturiero, ma miglioreranno anche l’efficienza della Pubblica Amministrazione, semplificando le procedure burocratiche e migliorando i servizi offerti alle imprese. Il governo sammarinese ha dimostrato una volontà concreta di rafforzare l’equilibrio economico, come sottolineato dal Segretario alle Finanze Gatti, che ha evidenziato come non siano stati introdotti nuovi oneri fiscali per i cittadini. Al contrario, il governo ha lavorato per sostenere la crescita economica senza gravare sui contribuenti, concentrandosi ora su una riforma dell’IGR da completare entro il 2025. Il debito pubblico, attualmente pari a 1,229 miliardi di euro, sarà ridotto progressivamente per portare il rapporto debito/PIL sotto il 60%, un obiettivo ritenuto alla portata del governo e coerente con la strategia economica in atto. Anche il settore bancario ha mostrato segni di ripresa significativi. Dal 2018, la liquidità nelle banche è raddoppiata e il rendimento medio dell’equity investita si attesta al 10,2%, in linea con i migliori risultati delle banche europee. Ciò rappresenta un motivo di orgoglio e fiducia per il sistema finanziario sammarinese, che guarda al futuro con ottimismo. Allo stesso tempo, il dibattito sull’evasione fiscale a livello globale pone interrogativi sulle pratiche fiscali di alcuni Paesi europei e sull’importanza di regolamentare in modo adeguato il flusso di capitali tra giurisdizioni. San Marino, nel contesto internazionale, si distingue per la trasparenza e il proprio impegno a rimanere fuori dalle liste nere dei cosiddetti paradisi fiscali, confermando la volontà di consolidare il proprio status di Paese conforme agli standard fiscali internazionali. Mentre molti Paesi europei, come Svizzera, Lussemburgo e Irlanda, continuano a essere al centro di critiche per il loro ruolo nel facilitare l’evasione fiscale delle multinazionali, San Marino ha scelto un approccio diverso, puntando sulla legalità e sul rafforzamento del proprio sistema normativo e bancario. Un percorso virtuoso che rappresenta un esempio e dimostra come anche un piccolo Stato possa perseguire una crescita equilibrata, garantendo al contempo il rispetto delle regole internazionali. Un biglietto da visita niente male in attesa dell’ingresso ufficiale, ormai a brevissimo, nella famiglia europea attraverso il processo di associazione.
David Oddone
(La Serenissima)