In questa giornata di riflessione e di lotta, vogliamo alzare la voce per tutte le donne vittime di violenza. Per tutte quelle che hanno trovato il coraggio di denunciare e per quelle che ancora vivono nel silenzio e nella paura.
Partiamo da un presupposto: la violenza di genere non è né un problema privato, né lontano ma riguarda da vicino tutti noi, donne e uomini, giovani e adulti. A San Marino tanti passi avanti sono stati fatti dal punto di vista legislativo, tutti fondamentali per proteggere chi è in difficoltà e costruire una rete di sicurezza per chi denuncia. Ma non basta, se al contempo non agiamo concretamente per cambiare la mentalità che ingenera violenza.
Solo con uno strenuo impegno collettivo possiamo pensare di sradicare una cultura che troppo spesso, consciamente o meno, giustifica, blandisce, minimizza o addirittura nega. È una battaglia quotidiana che richiede la collaborazione di tutti: istituzioni, famiglie, associazioni, singoli cittadini.
Vogliamo che il cambiamento inizi nelle scuole, luogo dove i giovanissimi possano crescere nel rispetto autentico della parità di genere, affinché la parola “prevenzione” non resti una vuota enunciazione di principio.
Vogliamo che ci sia più ascolto, perché nessuna donna si senta sola davanti alla propria sofferenza, ma anzi possa contare su un sostegno psicologico e materiale.
Vogliamo che ci sia più giustizia, perché ogni vittima merita risposte in termini di sicurezza e supporto legale, per trovare il coraggio di denunciare e per poter poi ricostruire la propria vita e quella di eventuali figli.
Oggi rinnoviamo il nostro impegno in questa direzione; domani continueremo a camminare al fianco di chi non ha voce, facendo rumore e – se necessario – gridando che “non va tutto bene”. Per ogni donna, per ognuno di noi.