Repubblica Futura, come evidenziato nei giorni scorsi (leggi qui), fa domande, a mio parere anche “velenose” e fuori luogo, ricorrendo addirittura nientemeno ad una interrogazione istituzionale che, nel concreto -è sempre la mia interpretazione- alimenta un evidente equivoco fra inserzionisti (ovvero coloro che acquistano semplici spazi pubblicitari) e finanziatori o “sponsor”, magari pure deducibili come occulti, e, su questo, finisce nel concreto per gettare “ombre”, ingenerosamente e senza argomentazioni concrete e tangibili, sull’autorevolezza, l’indipendenza e la gestione di Giornalesm.com, palesemente unico obiettivo dell’interpellanza che i “nipotini” di Alleanza Popolare hanno depositato nei giorni scorsi e successivamente diffuso ai media. …Ma, al tempo stesso, “dimentica” di rispondere alle domande -in questo caso argomentate e sensate, nonché di evidente interesse pubblico- che le vengono poste all’indomani di quanto riecheggiato in Tribunale durante le udienze di recenti processi e di quanto letto negli atti delle medesime udienze!
Ma questa è un’altra storia, anche se merita ulteriori “remember” e approfondimenti. Non è un’altra storia, invece, per RF, l’abitudine di limitare l’azione politica alle domande -talvolta anche strumentali o “velenose” come nel caso sopra ricordato- , alla faccia di una opposizione responsabile e costruttiva. Una linea politica che Repubblica Futura, populisticamente, non sembra tradire neppure alla luce delle recenti raccomandazioni del Fondo Monetario, in cui si evidenziano “passi avanti” e, al tempo stesso, “criticità” su cui opportunamente intervenire, almeno sul lungo termine.
“In particolare -scrive RF- il Fondo Monetario insiste sulla necessità di un ulteriore consolidamento del bilancio per mitigare i rischi di finanziamento, creare buffer di bilancio e ridurre il rapporto debito/PIL al di sotto del 60%”.
“Per raggiungere tale obiettivo -è la lettura dello stesso partito di opposizione- (il FMI; ndr) raccomanda uno sforzo di bilancio aggiutivo moderato, pari all’1% del Pil nei prossimi tre anni attraverso:
a) progettazione e implementazione di un pacchetto di riforme fiscali, che introduca un’imposta sul valore aggiunto (IVA) e amplii la base imponibile dell’imposta sul reddito;
b) miglioramento dell’efficienza della spesa pubblica;
c) mantenimento sotto controllo della crescita di stipendi e pensioni pubbliche, non essendo sufficiente la riforma del 2022 a garantire la capienza del Fondo pensioni nei decenni a venire”.
“Ci piacerebbe sapere -è poi la conclusione di RF- come Governo e Banca Centrale pensano di agire” in merito… Certo, piacerebbe anche a me, come a tutti i cittadini, che Governo e Banca Centrale rendano note -sperando siano già definite- le linee di intervento tracciate per soddisfare i “consigli” del Fondo Monetario finalizzati a rafforzare la solidità economico-finanziaria della Repubblica. Ma, a differenza di un partito politico -nel ruolo di governo o opposizione che riveste- il compito, il dovere di un commentatore o che dir si voglia editorialista, al pari di quello dei semplici cittadini, non è il risolvere i problemi o il dare un concreto contributo, nella massima sede democratica del Paese (il Consiglio Grande e Generale), alla risoluzione degli stessi. Il compito di cittadini ed editorialisti, di media e cittadinanza, è quello di informare e, eventualmente, denunciare incongruità o inadempienze, di analizzare e sensibilizzare anche la politica su situazioni importanti e di interesse comune; il compito di un partito e di ogni consigliere è, invece, il porre a priorità della propria azione il contribuire a risolverli…
Io, quindi, posso limitarmi a fare domande, a spronare Esecutivo e maggioranza. Repubblica Futura, invece, al pari di ogni altra forza politica delegata dalla popolazione ad agire nell’interesse primario della Repubblica di San Marino e della sua comunità, no!
“I cittadini e il Paese -è la considerazione di RF puntando l’indice verso governo e, tanto per cambiare, Bcsm- meritano di più”! ...Anche -mi permetto di aggiungere io- da Repubblica Futura e dall’intera opposizione consigliare, oggi apparentemente populista e mai, o quasi mai, costruttiva.
Una delle problematiche evidenziate dal FMI -lo riconosce pure Rf- è la debolezza, rispetto anche al circondario, del sistema bancario, per il quale -è sempre la mia soggettiva “lettura” dei fatti, basata anche su sentenze e atti processuali, amministrativi (Asset Bank) e giudiziari- gli anni del Governo AdessoSm e immediatamente precedenti si sono rivelati devastanti. Ma, nell’affondo verso l’attuale governo e maggioranza, Rf questo sembra averlo dimenticato… Come sembra dimenticato, da RF, lo stato della Repubblica, la sua condizione economica e finanziaria, al 31 dicembre 2019, ovvero nel momento della ricacciata -da parte del corpo elettorale- di Rf e dei suoi alleati di AdessoSm su banchi di opposizione, quando San Marino arrivò sul baratro del default finanziario… (leggi qui) e quando vennero bruciati 829 milioni di euro, oltre due terzi dell’intero debito pubblico! (leggi qui).
E proprio dagli atti processuali del “Caso Titoli”, in merito, arriva l’Ennesima conferma: il debito di oggi eredità pesantissima lasciata da “Cricca” e AdessoSm, ovvero Repubblica Futura, SSD e C10 (leggi qui).
Una ragione in più, mi riferisco al “bilancio” degli anni di AdessoSm, che imporrebbe a Repubblica Futura di porre in essere un’azione politica che vada ben oltre al mero populismo, se non altro per senso di responsabilità e per almeno tentare di contribuire a risolvere quelle problematiche, bancarie, economiche e finanziarie che sembrano avere radici negli anni del “suo” governo e, al limite, anche in quelli immediatamente precedenti.
Il ruolo di governo e maggioranza sarà determinante nella necessaria opera di consolidamento finanziario e di sviluppo economico del Titano, così come doverebbe esserlo quello di una opposizione responsabile e costruttiva, propositiva e che, dunque, sappia andare oltre l’attuale impeto populista che ne monopolizza, almeno sul fronte Rf, l’azione politica ridimensionandola ad un continuo “urlaticcio” del “al lupo, al lupo!”, senza palesare neppure l’ombra di un piano per ricacciarlo lontano.
Certo, cadendo nel pessimismo più cronico il “lupo”, a fare capolino dal bosco, c’è davvero. Ma c’è anche un Consiglio Grande e Generale, un Governo, una maggioranza e una opposizione con formalmente almeno cinque anni di “vita” per ricacciare il “lupo” sulle remote “montagne”.
C’è molto lavoro da fare, un futuro da “scrivere” e poi concretizzare per garantire benessere alla comunità sammarinese e salute alla più antica democrazia del mondo. Oggi San Marino è di fronte, forse, alla più grande sfida dai tempi del Cardinal Alberoni. Una sfida che il Titano può vincere grazie all’azione seria, concreta e lungimirante che maggioranza e governo spero sappiano mettere in campo (e rendere nota al più presto nelle sue linee guida, come anche richiesto da RF), ma che sarebbe più facile da affrontare se pure l’opposizione, anziché non perdere occasione per alimentare sterili polemiche, a quest’ultime sapesse affiancare proposte serie su come superare le criticità che, ritualmente, si limita a denunciare e “ingigantire”, alimentando paure e pessimismo nel Paese.
Soprattutto, e torno a Rf e alla sua recente presa di posizione, se le criticità sterilmente denunciate si è più o meno pesantemente contribuito a creare o inasprire.
Enrico Lazzari