Di politica non ho mai capito molto, e ciò che sta accadendo oggi mi conferma che non riuscirò mai a capirla del tutto. Non mi atteggio a politologo, come invece fanno alcuni senza un vero percorso alle spalle che li qualifichi. Mi chiedo come sia possibile che i partiti di sinistra, che un tempo combatterono il nazismo e difesero gli ebrei, oggi si schierino dalla parte di coloro che potremmo definire i nuovi nazifascisti, contro quegli stessi valori che difesero durante la guerra mondiale. Mi domando come possano supportare coloro che, ancora oggi, minacciano Israele, uno Stato che, non più di un anno fa, ha subito un massacro per mano di chi continua a propagare ideali antisemiti.
A chi giova togliere la falce e il martello per sostituirli con una svastica? E, soprattutto, quale vantaggio potrà trarre San Marino, da sempre neutrale, nell’essere tra i pochi Stati europei a considerare il riconoscimento di uno Stato Palestinese? Se la questione è umanitaria, non sarebbe più utile per noi inviare aiuti concreti, come viveri e medicinali, a Gaza? Un gesto del genere, pur nelle nostre limitate possibilità, avrebbe un impatto più tangibile per il popolo palestinese rispetto a un riconoscimento che potrebbe isolare San Marino dall’Europa, proprio ora che cerchiamo di avvicinarci.
Mah!
Paolo Forcellini