San Marino. Libera lancia la sfida: aperto il confronto con focus sui giovani

Il partito di opposizione Libera ha tenuto nei giorni scorsi una conferenza stampa per presentare le proprie proposte sul progetto Npl, il piano di cartolarizzazione dei crediti deteriorati delle banche sammarinesi.

Si tratta di un interessante punto di partenza per un confronto sui programmi, in vista delle prossime elezioni.

Il punto di vista e messaggio lanciato da Matteo Ciacci, Segretario del partito, è piuttosto chiaro: “Il governo – ha detto – non affronta le vere priorità del Paese, ma continua a portare avanti solo i piani che interessano a qualcuno con delibere di consulenze, progetti che non arrivano a conclusione e sperperando il debito.”

Sul progetto Npl, Ciacci ha sottolineato che “se c’è garanzia dello Stato, il progetto diventa di sistema e non può essere ad appannaggio delle sole banche o di qualche singolo gruppo di potere.”

“Il progetto Npl si lega al rilancio del sistema bancario e al sistema immobiliare – ha aggiunto -. Sul bancario dobbiamo trovare il modo di definire un nuovo piano industriale anche in vista dell’accordo di associazione con l’Ue che, nell’ambito del protocollo finanziario, ci darà il tempo necessario per adeguarci. Questo tempo non può essere infinito, ma la politica deve trovare i giusti strumenti per accelerare il percorso di adeguamento agli standard europei per aprire il sistema e renderlo competitivo.”

Sul progetto immobiliare, Libera ha presentato dieci proposte:

  • Istituzione di un Registro per gli immobili a disposizione delle famiglie con relativo equo canone che dà diritto ad agevolazioni fiscali per il proprietario e relativa tassazione per gli immobili sfitti che non aderiscono a tale registro;
  • Obbligo di affitto per politiche di edilizia sociale per gli immobili in pancia alle Banche, 366 al momento esclusi i rustici, anche in considerazione degli ingenti aiuti che hanno ricevuto direttamente ed indirettamente da parte dello Stato;
  • Accordo con gli istituti di credito per calmierare gli attuali tassi di interesse che, a tasso variabile, sono aumentati in maniera insostenibile;
  • Maggiore attenzione alle politiche di concessione delle residenze incrementando i controlli ed evitando di ricadere nel fenomeno delle “residenze fittizie”. Abbiamo già 120 residenti atipici, tra pensionati e sportivi;
  • Certificati verdi: incentivo alla riqualificazione degli immobili attraverso un’attestazione di credito fiscale rilasciata a copertura dei benefici fiscali previsti per gli interventi di sostenibilità ambientale, efficientamento energetico e produzione di energia da fonti rinnovabili di immobili esistenti;
  • Ripensiamo alla legge sul mutuo prima casa: tornando alla garanzia dello Stato per specifici casi: ad esempio Giovani Coppie o soggetti in difficoltà. Libera, dall’ opposizione ha aumentato da 103 a 130.000€ l’importo finanziabile dalle banche e gli interessi rimborsati dallo Stato ma serve fare di più;
  • Costituzione di fondo di garanzia, in sinergia banche e Ecc.ma Camera, che tutela da rischio di morosità da parte degli inquilini e danni recati all’appartamento. L’importo massimo del Fondo di garanzia, di cui i proprietari immobiliari possono beneficiare per tutta la durata di ciascun contratto di locazione stipulato nell’ambito del progetto, è pari a 2.500,00 euro e fino ad un massimo di 4 mensilità di affitto di morosità;
  • Osservatorio del comparto immobiliare per fornire dati dettagliati sul mercato immobiliare, suddivisi per zone, compresi i valori minimi e massimi al metro quadro per diverse tipologie di fabbricati e terreni, e prezzi degli affitti;
  • Adottare un nuovo Piano Regolatore Generale coinvolgendo i professionisti sammarinesi nella formulazione dei progetti di trasformazione del territorio finalizzati alla generazione del Giardino d’Europa e che preveda politiche volte alla riqualificazione immobiliare e residenziale;
  • Utilizzo del Fondo Servizi Sociali per acquistare gli immobili in pancia alle banche strategici, al netto delle svalutazioni già effettuate nei bilanci degli istituti di credito, da destinare a politiche di edilizia sociale.

Da qui insomma si può e si deve partire per cominciare a ragionare di prospettive future, con un occhio ai giovani e alle loro problematiche che purtroppo ancora non hanno una risposta. (r.p.)

La Serenissima