Dopo una Legislatura di immobilismo, di spreco del denaro pubblico, di mancate riforme, di politica alla giornata, di conduzione opaca, il governo pensa di rifarsi una verginità spendendo belle parole e avanzando nuove promesse.
Non ha alcuna credibilità raccontare che il governo manda “un segnale forte di stabilità… per diventare un vero centro attrattivo degli investimenti internazionali ” dopo un fallimento clamoroso.
E’ perfino ridicolo dichiarare che ” è necessario responsabilmente aprire un dibattito politico sul modello di sviluppo e di crescita da perseguire nei prossimi anni per garantire la stabilità e il benessere diffuso”. Questa è la favoletta dell’inizio Legislatura che viene di nuovo raccontata per il popolo bue, dopo che per quattro anni il governo ha negato il varo di una politica economica e finanziaria, il varo di un progetto industriale e di una programmazione del lavoro, l’adozione di un Piano Regolatore Generale di pubblico interesse, relazioni collaborative e cooperative con l’Italia a partire dal sistema bancario e dal rapporto con l’Europa, un metodo di governo collegiale, corretto, trasparente.
Emilio Della Balda