Sammarinesi coraggiosi hanno presentato l’Istanza d’Arengo con lo scopo che venga vietato ai cittadini ed ai residenti l’accesso alle sale dei Giochi del Titano. La Società Giochi del Titano SpA, è un ente pubblico con la partecipazione dello Stato di San Marino al 74% del capitale e la quota restante del 26% alla Camera di Commercio sammarinese.
Dalla documentazione giornalistica raccolta, rilevo che nel lontano 2003 nasce il Comitato Pro-Casa da Giuoco. Il giornale, San Marino Oggi del 21 maggio 2003, riporta la seguente notizia: “l’avvocato Alvaro Selva è il presidente del Comitato e promotori sono Ottaviani, Mina, Prosperini e Corbelli.” Tra coloro che al tempo hanno firmato articoli di contrarietà troviamo, Giardi, Ricciardi, Valentini, Bernardi, Ceccoli, Michelotti, Della Balda e la stessa Diocesi. Ricordo che ero Preside della scuola media di Serravalle, quando Don Peppino, parroco di Serravalle, mi fermò per dirmi:” La sa che il suo articolo, Casinò contro lo Sviluppo Sostenibile, in cui afferma la non sostenibilità del meccanismo della rendita derivante dai vizi umani del gioco, ci ha fatto riflettere, così come Diocesi prenderemo una posizione pubblica.”(Da rileggere la lettera dei Parroci alla Comunità, pubblicata da San Marino Oggi, mercoledì 3 luglio 2003).
Oggi nel 2024 il problema da affrontare è il diffondersi della LUDOPATIA, che il manuale medico DSM-5 e l’American Psychiatric Association (APA) hanno definito “disturbo da gioco d’azzardo non correlato all’uso di sostanze illegali, ma che ha sintomi simili alla dipendenza da droghe, precisamente” dipendenza dalla gratificazione, ricerca del piacere, impulsività nel prendere le decisioni con la sottovalutazione delle conseguenze, perdita di controllo, bisogno incontrollabile di ricercare il gioco (carving), ricerca del rischio e stati di astinenza.”
Dal manuale di formazione per gli operatori Giochi del Titano ritroviamo 3 tipologie di giocatori: 1. Giocatore sociale, che sa consapevolmente decidere quanto smettere.2. giocatore problematico, che ha difficoltà di controllo di sé. 3. Giocatore patologico,
che è colpito dal grave disturbo psicologico e comportamentale, elencato nel manuale DSM-5, manca totalmente del controllo di se stesso. Oggi non abbiamo i dati aggregati sulle tipologie di giocatori che frequentano le eleganti sale dei Giochi del Titano, anche se i frequentatori sono registrati. Sarebbe invece necessario rendere la pubblica opinione consapevole dell’entità della patologia, la Ludopatia, in San Marino.
Questa patologia non deriva solo dalla frequentazione delle sale da gioco, é altresì il risultato del desiderio del gioco con il Gratta e Vinci, l’insieme dei giochi on line, le scommesse sportive in agenzia e on line, il Lotto, Bingo ed altro.
Molte persone e molte famiglie si rovinano per il gioco, entrano nella sfera della povertà e della sofferenza. Il giocatore eccessivo è sempre perdente perché non sa o non vuole sapere che la matematica che sorregge il sistema dei giochi è una matematica probabilistica, cioè ogni estrazione è un evento a sé, i risultati non si possono prevedere (i numeri ritardatari non incidono sui risultati). L’industria dei giochi realizza forti profitti, perché vale il detto: il banco vince sempre. Questo significa che i titolari dei giochi restituiscono somme inferiori alle somme che hanno incassato e le aspettative dei giocatori dipendono dal caso, cioè dalla fortuna. Si deduce che la posizione del giocatore eccessivo è quella di essere un soggetto perdente.
Il professore Marino Cecchetti e l’avv. Giovanni Giardi chiedono allo Stato di tutelare i propri cittadini e residenti. Essi chiedono allo Stato di intervenire prima e non nella fase della cura della patologia. Non solo con il buon funzionamento dello sportello” Gioco responsabile” Essi chiedono di intervenire su una delle cause d’origine, la frequentazione delle sale da gioco da parte dei sammarinesi e dei residenti, accesso vietato ai propri cittadini in diversi paesi europei.
Io chiedo che ci sia attenzione e ci siano sani interventi sul problema della Ludopatia, per superare l’abitudine di trarre vantaggi dalle rendite dei desideri o vizi umani, la rendita sul gioco che si associa alla rendita fiscale, alla rendita fondiaria e alla rendita delle sostanze proattive. Perché i sammarinesi hanno così tanta passione e attaccamento alle rendite?
La tendenza culturale attuale di abbondono dei valori non negoziabili e lo stesso dibattito sulla teologia utilitaristica, che dice che è bene solo quello che è utile (si ascolti l’intervento dell’economista Ettore Gotti Tedeschi alle Tavole di Assisi del 26 27 ottobre) chiede che ci sia il coraggio e la tenacia di pochi cittadini per affrontare l’entropia dilagante in questo momento storico così problematico. Saremo ascoltati? Dipende dal livello “della malattia della certezza” dei nostri interlocutori e dai loro interessi, perché di norma non c’è ascolto delle ragioni degli altri. Vedremo se ci sarà un cambio di obiettivi.
Orietta Ceccoli
San Marino 7 novembre 2024