San Marino. Dentro il rinvio a giudizio della “Cricca”. Il Dg di Bcsm Savorelli “asserviva” l’azione di Bcsm agli interessi del “gruppo criminoso”… E nel governo AdessoSm si chiedeva a Confuorti cosa scrivere nei decreti legge. … di Enrico Lazzari

Enrico Lazzari

Se nella ricostruzione prodotta dal Commissario Elisa Beccari nel decreto di rinvio a giudizio della cosiddetta “Cricca”, accusata di associazione a delinquere, si individua in Daniele Guidi (Dg di Banca CIS) colui che “dirigeva e coordinava i membri” del gruppo e in Marino Grandoni il “costitutore” della stessa “associazione a delinquere”, uno dei ruoli operativi più importanti è stato individuato in Lorenzo Savorelli, Direttore Generale di Banca Centrale di San Marino e quindi membro del suo Servizio di Vigilanza dal marzo 2016 all’agosto 2017.

Prima di continuare, però, è importante ricordare quanto scritto fino ad ora sul tema, ovvero sui contenuti del rinvio a giudizio e, dunque, sulle -per ora presunte- gravissime violazioni contestate:

  1. Associazione a delinquere della cricca. 13 rinvii a giudizio. Tra gli imputati Grandoni, Guidi, Buriani, Confuorti, Grais e Savorelli
  2. San Marino. “Cricca”, ovvero associazione criminale “a danno dello Stato”, operante “mediante fondi pubblici” e capace di asservire la Giustizia. Ma nessun politico sarebbe responsabile o sodale
  3. San Marino. Dentro il rinvio a giudizio della “Cricca”. Il Giudice Buriani “assicurò protezione” giudiziaria ai sodali dell’associazione a delinquere… Poi Repubblica Futura “difese” con decisione lui… 
  4. San Marino. Dentro il rinvio a giudizio della “Cricca”: Wafik Grais, un Presidente Bcsm “al servizio” del “sodalizio criminoso”. Chi lo nominò e “osannò” nel 2016?

Lorenzo Savorelli -si legge nel rinvio a giudizio- in qualità di collaboratore ed esecutore dell’associazione a delinquere, reclutato da Francesco Confuorti e Wafik Grais, asserviva i poteri pubblici derivanti dal ruolo di Direttore Generale di Bcsm nell’interesse del sodalizio e per la persecuzione delle finalità programmate”. In tal senso, così, “coordinava i i funzionari di Bcsm, legati a Confuorti e da lui direttamente reclutati per il ruolo, all’interno dell’istituto e quale pedissequo esecutore degli ordini di questi siano alla data del suo licenziamento”.

In pratica, “agevolava e consentiva le operazioni pianificate” dal finanziere lucano “sul sistema finanziario sammarinese nell’interesse di Banca CIS”. Segnatamente -sempre secondo l’ipotesi accusatoria- avrebbe avuto un ruolo decisivo nella “compravendita dei titoli Demeter, da lui autorizzata”, nonché nel successivo trasferimento “di 64 milioni” di euro di controvalore in Bcsm”.

Inoltre, Savorelli “si interponeva abusando dei suoi poteri per tenere indenne Banca Cis dagli esiti dell’ispezione effettuata nel 2016”, accordandosi “indebitamente con Guidi per una rivisitazione cartolare” delle risultanze della medesima ispezione.

Ma la cosa più grave -ad eccezione della liquidazione coatta di Asset Bank- sembra essere che il Direttore Generale “si adoperava attivamente (ad esempio elevando sanzioni a Giuliano Battistini) in coordinamento con Confuorti, per estromettere da Bcsm” tutti quei dirigenti o funzionari “ritenuti scomodi” e di ostacolo “agli obiettivi del sodalizio o, se non era possibile l’estromissione, “demansionarli, contribuendo a modificare l’organigramma della struttura anche con l’intento, poi conseguito, di ottenere un Coovig (Comitato di Vigilanza; ndr) costituito da fedeli di Confuorti”.

Nel corso della sua attività di Direttore Generale, Savorelli avrebbe anche rivelato “a Confuorti segreti d’ufficio relativi alla procedura Asset Banca, al bilancio 2016 di Carisp, alla cessione degli NPL, alle norme di sostegno del sistema bancario e finanziario al fine di consentire al suo interlocutore di poter portare a termine i suoi piani, perseguendo il suo interesse e quello di Banca CIS”.

Ciliegina sulla torta, si fa per dire, del suo ruolo funzionale agli interessi della “Cricca” e a scapito dell’interesse pubblico che avrebbe dovuto caratterizzare il suo mandato, è senza dubbio la liquidazione coatta di Asset Banca, già riconosciuta illegittima da sentenze del Tribunale Amministrativo. Savorelli, scrive il Commissario Beccari- “abusava dei poteri d’ufficio sottoponendo indebitamente Asset Banca a l.c.a. (liquidazione coatta amministrativa; ndr) mediante recezione, consapevole e acritica, delle relazioni degli organi della procedura, collusi con Confuorti, allo scopo di eliminare un concorrente di Banca Cis e far confluire gli attivi di Asset in Carisp”, il tutto “orientando, sotto coordinamento” dello stesso “Confuorti la redazione dei decreti 78, 79 e 80 del 10 luglio 2017, facendo credere agli organi politici che fossero frutto della professionalità di Bcsm sotto il controllo del Direttore Generale”, ma “in realtà funzionali a consentire, tramite la concentrazione della liquidità dei fondi pensione in Bcsm sotto il controllo del Direttore Generale, il loro impiego per l’acquisto dei titoli del gruppo Confuorti da Banca CIS e la conversione del credito d’imposta del CIS in crediti esigibili verso lo Stato”.

Dunque, leggendo gli atti giudiziari nel loro complesso, appare sempre più palese l’evidenza che questo “gruppo criminoso” fosse riuscito, nello scorso decennio, con massima penetrazione durante il governo AdessoSm composto da Repubblica Futura, SSD e C10, ad occupare o “manovrare” importanti ruoli chiave della gestione dello Stato. Seppure nel decreto di rinvio a giudizio ciò non sia citato, non si possono ignorare le ormai famose email emerse nel corso del processo noto come “Caso Titoli”, dalle quali si evince un -chiamiamola- collaborazione di Confuorti -o chi per lui di Advantage Financial- con l’allora Segretario di Stato alle Finanze Simone Celli (leggi qui).

Fate sapere, così inizio a lavorarci”, chiese -come si evince da una di queste email- Celli, al finanziere lucano Francesco Confuorti… O, si legge sempre nelle stesse email: “Per garantire operazione Asset devo promulgare decreto dove riconosco a Carisp credito di imposta per accollarsi short-fall (ammanco, carenza, calo; ndr) di patrimonio?”

L’ex Segretario di Stato alle Finanze, comunque, è importante evidenziarlo, non figura fra i 13 rinviati a giudizio per associazione a delinquere. Ma, in ogni caso, la vicenda email “Celli-Confuorti” -che meriterebbe importanti approfondimenti da parte di una Commissione Parlamentare di Inchiesta-  evidenzia la penetrazone della presunta associazione a delinquere anche nelle scelte poltiche del govenro AdessoSm. Individuare tutte le responsabilità politiche che hanno portato la “Cricca”, o che dir si voglia “gruppo criminoso”, come definito dal Commissario Beccari, ad occupare posti chiave dell’amministrazione dello Stato, arrivando addirittura, dopo esser stata “eletta” da precise scelte della politica, ad influenzare nientemeno che dei decreti del governo AdessoSm, è ormai un dovere del Consiglio Grande e Generale, che ha l’obbligo di rispondere ai sammarinesi che, ancora oggi, pagano il dissesto economico delle casse pubbliche determinato nello scorso decennio.

Enrico Lazzari