L’Autorità Garante per la Protezione dei Dati Personali della Repubblica di San Marino ha emesso nel luglio un’ingiunzione di pagamento di 3,5 milioni di euro a TikTok Pte Limited, a seguito di un’indagine iniziata nel febbraio 2021. L’inchiesta avrebbe evidenziato gravi carenze nel sistema di verifica dell’età degli utenti della piattaforma, che permettono ai minori di 16 anni di accedere a contenuti senza restrizioni adeguate e senza il necessario consenso genitoriale, violando così la Legge sammarinese n. 171 del 21 dicembre 2018. In particolare, l’articolo 7 di tale legge impone l’obbligo per i fornitori di servizi digitali di garantire che il consenso al trattamento dei dati dei minori di 16 anni sia fornito dai genitori o dai tutori legali, obbligo non rispettato da TikTok. La violazione riguarda potenzialmente 4.886 minori di 16 anni sammarinesi su una popolazione di circa 33.000 abitanti.
TikTok inoltre non avrebbe collaborato con l’Autorità durante l’indagine, omettendo di fornire le informazioni e la documentazione richieste, aggravando così la propria posizione. La multa di 3,5 milioni di euro tiene conto del fatturato globale annuo di TikTok e la società è obbligata a conformarsi immediatamente alle norme sammarinesi, sospendendo le attività in violazione e implementando un sistema di controllo conforme agli standard normativi.
Così l’Avvocato Patrizia Gigante (foto), membro dell’Autorità sammarinese: “L’Autorità Garante è impegnata costantemente nella tutela dei minori e questo provvedimento rientra in un percorso più ampio intrapreso da tempo per contrastare i pericoli che provengono dal mondo dei social. Si tratta di un percorso complesso che, da un lato, implica una costante attività di monitoraggio e verifica dell’attività delle piattaforme social e che, nel contempo, non può prescindere da un’adeguata sensibilizzazione dei minori e delle famiglie rispetto ai rischi di un’esposizione indiscriminata ai social (molestie, cyber bullismo, fake news, contenuti inappropriati etc etc). Ci confrontiamo con una vera e propria emergenza, che, se non adeguatamente contrastata, potrebbe aggravarsi ulteriormente in ragione della progressiva diffusione dei sistemi di AI. Al contempo l’Autorità Garante ritiene che il progresso tecnologico sia ormai tale da consentire ai social network di approntare idonei strumenti di verifica del consenso e che, tenuto conto della gravità dei pericoli cui sono espositi i giovanissimi, e, non da ultimo, degli enormi profitti generati dalle piattaforme social, gli operatori dei social debbano investire sforzi e risorse idonei a mettere a punto tecnologie idonee allo scopo”.
David Oddone
(La Serenissima)