San Marino. Alleanza Riformista. Massima libertà al Consigliere Giacomo Simoncini

Apprendiamo della presentazione alla Ecc.ma Reggenza della lettera di dimissioni da parte del Consigliere Giacomo Simoncini. È un’iniziativa rispetto alla quale il gruppo consiliare ed il gruppo politico di Alleanza Riformista hanno lasciato al Consigliere Simoncini la massima libertà rimettendosi alla sua decisione.

La presunzione di innocenza e il garantismo rappresentano valori che non possono essere piegati alle logiche della sterile polemica politica, pertanto, ci siamo rimessi alle sue legittime valutazioni. Il Consigliere Simoncini ci ha spiegato come le sue priorità, adesso, siano dimostrare in pieno la sua totale innocenza e difendere la sua famiglia ed i suoi affetti dalla macchina del fango della quale si stava intravedevamo la puntuale messa a punto. Per questo non possiamo che prendere atto della sua decisione che apprezziamo per la sensibilità istituzionale dimostrata. Siamo fiduciosi che, alla fine del processo, risulterà innocente e per questo gli porgiamo i migliori auguri.

A differenza di casi analoghi il senso di responsabilità e il rispetto delle Istituzioni ha prevalso e per questo non possiamo, al contempo, non stigmatizzare l’atteggiamento di chi ha tentato di strumentalizzare vicende processuali non ancora giunte a conclusione per biechi calcoli politici, in spregio ai minimi canoni di garantismo propri di uno Stato di Diritto.

Sarebbe facile ricordare i tanti indagati che tutt’ora siedono in Consiglio Grande e Generale, gli ex Segretari di Stato che a giorni alterni rivestivano anche la veste di imputati, le querele fatte rimettere non appena giunti al vertice del potere, lo sperpero di danaro pubblico per milioni di euro sul fallimentare progetto delle Telecomunicazioni, episodi di violenza di genere non arrivati a conclusione ma che rimangono politicamente intatti in tutto il loro clamore e in tutta la loro gravità, senza che nessuno , contrariamente ad oggi, e per fatti ben più gravi, abbia invocato alcuna questione morale. 

Affinché la politica torni ad essere credibile occorre che prevalga il senso dello Stato e la responsabilità di chi riveste incarichi istituzionali perché i diritti fondamentali, i principi costituzionali e le garanzie non possono esistere – come qualunque vorrebbe – a giorni alterni o a seconda della casacca che indossa il presunto autore.

Vedremo se nel prossimo futuro il gesto di responsabilità di Simoncini sarà seguito anche da altri che si venissero a trovare nelle medesime situazioni e se la classe politica sarà in grado, finalmente, di dotarsi di un codice di condotta da adottare in questi casi, disciplinare i comportamenti da a seguire nel momento in cui, da presunti innocenti – sempre e comunque fino a sentenza definitiva – ci si trovi a ricoprire ruoli di responsabilità nei confronti del Paese. Auspichiamo che questa sia l’occasione per avviare una profonda riflessione per quanto accaduto in passato ma specialmente per il futuro.

San Marino 12 ottobre 2023.

Alleanza Riformista