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L’arresto cardiaco improvviso è la terza causa di decessi in Europa, con un’incidenza di un caso ogni mille persone ogni anno. Durante gli episodi di arresto cardiaco, ogni minuto che passa riduce le possibilità di sopravvivenza dal 10% e questo – come è semplice intuire – rende fondamentale un intervento tempestivo. Riconoscere l’arresto cardiaco, chiedere assistenza medica e avviare la procedura di rianimazione cardiopolmonare (RCP) sono azioni che ogni cittadino dovrebbe saper mettere in pratica.
Anche in ambito sportivo sono più d’uno gli episodi saliti alla ribalta della cronaca. Tra i più recenti e mediaticamente diffusi, quello che ha visto protagonista Christian Eriksen. La UEFA ha avviato in tal senso campagne di sensibilizzazione sul tema, come l’ultimo “Get Trained, Save Life” – inaugurato in funzione di EURO 2024 e in grado di dotare oltre 35,000 persone degli strumenti di base per praticare la rianimazione cardiopolmonare. La RCP non è un argomento di esclusiva pertinenza del personale sanitario: le manovre sono semplici e alla portata d tutti, facili da mettere in pratica e senza il rischio di fare qualcosa di sbagliato. Con pochi minuti di formazione si è in grado di identificare il problema e agire, contribuendo a salvare vite umane.
È con questo obiettivo che la San Marino Academy ha coinvolto i propri tesserati, in particolare i giocatori di 16-18 anni, in un corso della durata di 2 ore promosso e condotto dal CEMEC (Centro Europeo di Medicina delle Catastrofi) presso il San Marino Stadium. Nella serata di ieri, dalle 18:30 alle 20:30, il primo gruppo ha potuto acquisire informazioni importanti e potenzialmente in grado di salvare la vita, tanto in eventuali episodi di campo quanto nel quotidiano. Il ciclo di incontri proseguirà con due ulteriori appuntamenti programmati per il 4 e 5 dicembre prossimi.
Ufficio Stampa