Un ventitreenne di Rimini ha raggiunto un accordo in aula, patteggiando una condanna a 2 anni e 6 mesi per violenza sessuale, in merito a un episodio avvenuto nel luglio 2021. I fatti si sono svolti durante una festa in una villa situata nelle colline riminesi, dove il giovane ha costretto una ragazza di 18 anni a compiere un atto sessuale.
Secondo quanto riferito dai Carabinieri, dopo essersi allontanati per conversare in privato, il giovane ha agito contro la volontà della vittima, la quale ha tentato di opporre resistenza. In seguito alla denuncia presentata dalla ragazza, le autorità hanno avviato un’inchiesta che ha portato all’accusa di violenza sessuale.
In aula, l’imputato, rappresentato dall’avvocato Massimiliano Orrù, ha accettato di scontare la pena, che è stata sospesa a condizione che venga risarcito il danno subito dalla vittima, fissato in 12.000 euro, oltre alle spese legali. Inoltre, è stato disposto che il giovane intraprenda un percorso di riabilitazione di 8 mesi per uomini maltrattanti.
La giovane, oggi ventunenne, ha scelto di costituirsi parte civile, assistita dall’avvocato Sergio De Sio.