Rimini. Reati denunciati per territori, analisi de ‘Il Sole 24 Ore’ per il 2023. La dichiarazione del sindaco di Rimini Jamil Sadegholvaad

La tradizionale pubblicazione dei reati denunciati per territori, da parte del quotidiano ‘Il Sole 24 Ore’, anche quest’anno offre interessanti elementi di analisi. I numeri riferiti al 2022 per i 25 Comuni della provincia di Rimini pongono la nostra area al secondo posto in Italia nel rapporto tra denunce e popolazione residente ufficiale, confermando al contempo il calo in numero assoluto a confronto con gli anni passati, con un -14% rispetto al 2012. Un trend che pare delinearsi anche per il 2023, con un calo delle denunce nel primo semestre dell’anno (gennaio-giugno) dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2022.  

Come noto, e come segnala lo stesso quotidiano economico nella sua analisi, a incidere sono anche le presenze temporanee o turistiche, che non rientrano tra i residenti usati come parametro, così come emerge una maggiore propensione alla denuncia nelle province metropolitane del centro nord, fattori che hanno un impatto statistico forte sulla classifica. Non a caso ricordo che nel 2019, quando il Sole 24 Ore introdusse il calcolo della componente turistica nell’analisi, la classifica presentò risultati molto diversi, collocando Rimini tra le province più virtuose. Altro elemento che emerge dall’Osservatorio del Sole 24 ore è la ripresa a livello nazionale degli illeciti di natura predatoria. “L’attuale congiuntura economica e il crescente disagio sociale – si legge sul quotidiano – possono influire sulla frequenza di questi illeciti predatori, così come sulla maggiore propensione a denunciare furti anche se di modesta entità. In particolare in alcune grandi aree urbane, più popolate e mediamente più ricche, dove rileviamo dei picchi”. Una conferma dunque che certe tipologie di reati sono più frequenti nei luoghi ad alta concentrazione di ospitalità, che rappresentano attrattori per la capacità di creare ricchezza, ancor più in momenti di criticità sociale ed economica.  

Alcune considerazioni. Prima di tutto, a livello nazionale emerge come la presenza capillare e costante da parte delle forze dell’ordine sul territorio sia il fattore decisivo oltre che per garantire il presidio delle città anche per aumentare la sicurezza percepita da parte dei cittadini e favorire la propensione alla denuncia. Per quanto ci riguarda il tema è noto: l’inadeguatezza dal punto di vista numerico della dotazione organica delle forze dell’ordine, che non può essere compensata dall’enorme impegno e lavoro di cui esse si fanno carico. Vale per tutto il Paese e incide in maniera ancora più impattante su province come la nostra che ha peculiarità che la differenziano da tutte le altre nel panorama italiano. Di fronte a questo vulnus ormai storico, le amministrazioni locali si trovano costrette a trovare i modi di sopperire, anche oltre le proprie competenze, cercando di rispondere con i mezzi e risorse a disposizione. In questo senso a Rimini siamo intervenuti su diversi fronti, aumentando ad esempio il personale in forza in pianta stabile della Polizia Locale o estendendo e potenziando la rete di sorveglianza su tutto il territorio. Importante è anche l’avvio dei lavori di riconversione dell’ex Caserma Giulio Cesare in quella che sarà la nuova cittadella della sicurezza, nuova sede per grazie ad un importante investimento dell’Agenzia del Demanio che l’Amministrazione sta affiancando. In questi giorni sono in partenza i lavori di demolizione dello stabile, primo passo di un percorso che doterà il territorio di una sede nuova, moderna e adeguata alle esigenze delle donne e degli uomini impegnati quotidianamente nella tutela delle nostre comunità e che ringrazio per il grande lavoro di cui si fanno carico”.

Comune di Rimini