Durante un controllo dinamico del territorio finalizzato alla repressione degli illeciti economico finanziari tra cui anche quelli legati allo spaccio, i militari del Comando Provinciale di Rimini, nel pomeriggio di ieri, hanno seguito e pedinato un pluripregiudicato che, a bordo di una Smart, transitava nella zona Palacongressi di Rimini. L’uomo, alla vista dei militari, per eludere il controllo, ha accostato l’auto e tentato di darsi alla fuga rifugiandosi in un appartamento di via Del Cigno dove erano presenti altre due persone.
Quando i Finanzieri sono entrati nel complesso residenziale uno degli spacciatori ha tentato di disfarsi di alcune buste di plastica gettandole dalla finestra senza sapere che, proprio sotto al balcone, erano già appostati militari in borghese che hanno provveduto a recuperarle.
Le buste contenevano circa 4 chili di cocaina purissima suddivisi in 27 panetti. A questo punto le Fiamme Gialle hanno proceduto alla perquisizione domiciliare, estesa poi anche alle autovetture nella loro disponibilità. In casa, gli uomini della Guardia di Finanza hanno così recuperato ulteriori involucri contenenti stupefacente, vario materiale per la preparazione ed il confezionamento delle dosi, un coltello intriso di cocaina e circa 6 mila euro suddivisi in banconote di vario taglio, ritenuti provento dell’attività illecita. Uno dei tre soggetti ha tentato inoltre di occultare ulteriori dosi di stupefacente addosso ma il fiuto dei cani antidroga, in simbiosi con i loro conduttori, non hanno fallito e sono state così recuperate altre sette palline di cellophane contenenti cocaina. I 3 uomini sono stati dichiarati in stato d’arresto ed associati alla Casa Circondariale di Rimini.
Qualora immessa sul mercato, la droga rinvenuta avrebbe fruttato circa 400 mila euro.
L’attività di servizio in rassegna si inquadra negli sforzi del Corpo della Guardia di Finanza e ne testimonia il costante impegno per la salvaguardia della sicurezza dei cittadini, in particolare dei più giovani, attraverso mirati servizi di osservazione e controllo del territorio, anche in maniera occulta, al fine di dare una risposta importante a quello che è un tema sensibile per la comunità, ovvero la lotta al narcotraffico e alla diffusione sulla riviera romagnola dello spaccio di stupefacenti.
Si ricorda che nei confronti degli indagati vige la presunzione di innocenza fino alla definizione del procedimento.