Roma, 26 nov. “Non c’è alcuna espressione di razzismo nel riconoscere, dati ufficiali alla mano, che nel 2023 dei 5.832 soggetti presunti responsabili di violenze sessuali in Italia 2.524 sarebbero di origine straniera, ovvero il 43,2% del totale quando gli stranieri nel Paese sono circa il 9% del totale dei residenti. Così gli stranieri accusati di maltrattamenti nei confronti di famigliari e di conviventi sono il 28,2% del totale (7.824 stranieri su 27.659). Anche sulle uccisioni di donne nel 2023 gli indagati stranieri sarebbero 44 su 160, ovvero il 27,5%. Prendendo in esame altri reati, per esempio quello di costrizione o induzione al matrimonio, nel 2023 sulle 33 segnalazioni 25 sarebbero stranieri, il 75%. Dei 128 uomini denunciati o già sotto processo per aver procurato lesioni permanenti al viso, 56 sarebbero stranieri, il 43,7%. E si può proseguire per altri reati dove le percentuali non differiscono di molto. Sono dati che testimoniano inequivocabilmente che l’immigrazione, soprattutto irregolare, porta con sé anche un incremento percentualmente significativo di criminalità. Questo non significa considerare meno grave l’incidenza dei delitti compiuti dagli italiani in particolare contro le donne, vuol dire al contrario considerare il problema in modo obiettivo, nella sua articolata rappresentazione per tentare di arginare una situazione che si sta aggravando in modo direttamente proporzionale alla presenza di migranti, in particolare irregolari, qualunque sia la loro nazionalità d’origine”.
Così in una nota il deputato della Lega Jacopo Morrone.
“Voltare la testa dall’altra parte, come fa gran parte dell’area politica, culturale e mediatica delle sinistre, delegittima quelle forze politiche a governare un Paese dove è obbligatorio affrontare questi problemi senza ideologismi, ma rischia anche di ingenerare una vera e propria discriminazione ai danni degli italiani a cui si nascondono i dati e i fenomeni in atto per il timore che incomincino a farsi domande sull’accoglienza a tutti e sulla troppa tolleranza rispetto a culture estranee alla nostra che non rispettano i nostri principi e i nostri valori. Abbiamo già visto cosa sta accadendo in altri Paesi, per esempio nelle banlieue francesi, problemi che purtroppo si stanno riproducendo anche in Italia, vedi i disordini e le tensioni che stanno accadendo a Milano. Ma dalle sinistre arrivano solo invettive contro il Governo”.