Ravenna. Padel: azienda ravennate nel mirino dei media in seguito a segnalazioni di clienti

Un’azienda ravennate, pioniera nel mondo del padel, si trova al centro di un caso allarmante che ha catturato l’attenzione dei media. Sotto i riflettori del programma “Le Iene”, diversi clienti hanno denunciato di aver versato somme consistenti per la costruzione di campi da padel, ma di non aver ricevuto quanto pattuito.

Le lamentele riguardano importi che variano dai 20.000 ai 60.000 euro, con almeno cinque clienti che affermano di non aver ricevuto le strutture per cui hanno pagato. Tra questi, anche la polisportiva Guido Monti di Forlì ha lamentato la mancata consegna di due campi su tre, con l’unico installato solo all’inizio del 2024, nonostante i pagamenti effettuati già nel giugno dell’anno scorso.

I fornitori, a loro volta, hanno espresso disagi simili, con una ditta di materiali in credito per 130.000 euro e un’agenzia web costretta a pignorare per recuperare il dovuto. I clienti colpiti raccontano di aspettative disattese e di continui rinvii da parte dell’azienda, che si giustificava promettendo consegne imminenti.

Con la compagnia in liquidazione giudiziale da novembre, il curatore fallimentare Alessia Cavalieri ha avviato le procedure di verifica, con la prima udienza già svolta a marzo. Prima della crisi, l’azienda aveva firmato numerosi contratti e aveva vissuto momenti di successo, incluso un avvio sotto la supervisione di un coworking comunale.

Le accuse nei confronti del fondatore si estendono anche a un infortunio subito da un ex dipendente, il quale non ha ricevuto l’indennizzo dovuto. L’imprenditore ha cercato di giustificare la situazione affermando che il fallimento è attribuibile a clienti inadempienti e a danni subiti dal magazzino a causa dell’alluvione. Dichiarazioni che non hanno placato le preoccupazioni di chi attende risposte concrete.