Panathlon club San Marino conviviale di ottobre. L’emozione della prima grande vittoria. Una serata sul calcio senza parlare di calcio

La recente vittoria della nazionale sammarinese di calcio per 1 a 0 sul Liechtenstein è stata l’occasione di parlare delle emozioni che lo sport può darci, dall’entusiasmo di una vittoria allo sconforto di una sconfitta.

Ha parlarci di tutto questo il CT della nazionale Roberto Cevoli accompagnato dal vice presidente della Federazione Sammarinese Giuoco Calcio Simone Grana.

Cevoli ha illustrato i progressi del calcio sammarinese sottolineando che in questo momento la squadra può beneficiare della presenza di tanti giovani di buon valore che fanno ben sperare per il futuro della nazionale maggiore.

Soprattutto si è soffermato sulla passione e l’entusiasmo che i ragazzi mostrano nel giocare in nazionale, un attaccamento alla maglia che permette ai nostri giocatori di competere con avversari di categoria molto superiore dando ben oltre alle loro possibilità del 100%.

Il valore che lo sport vuole e deve promuovere lo si ritrova proprio in quell’emozione che i ragazzi sin dalla prima convocazione nell’under 17 trovano nell’indossare quella maglia, la maglia della nazionale, che per loro rappresenta un sogno da raggiungere, da toccare.

Fra i tanti ricordi di quella serata indimenticabile anche un aneddoto legato al crudele destino che spesso lo sport si porta dietro. Pensate che il recordman di presenze in nazionale, Matteo Vitaioli, con ben 95  presenze, purtroppo quella sera non era presente in quanto non disponibile, che rammarico …

Per comprendere l’emozioni che dà lo sport, non solo a chi è in campo ma anche chi vive la gara dalla tribuna per tifare e sostenere la squadra, è stata l’opportunità di parlare della “brigata mai una gioia” composta da oltre 30 sostenitori provenienti da diversi paesi d’Europa che seguono ogni gara interna o esterna della nazionale. Tanti gli episodi da raccontare attorno a questo gruppo di tifosi e tanti gli aneddoti di sostenitori di oltre confine.

La serata molto partecipata con tante domande da parte dei Panathleti presenti, si è conclusa con alcuni ricordi partendo da Cesare Casali, il capostipite di tutti i CT della nazionale, che ha ricordato gli inizi dell’avventura della nazionale di calcio da lui allenata nel 1986, fino a quelli dei giocatori Canti e Muccioli veri protagonisti del primo storico pareggio nel 1993 contro la Turchia. Alla fine si potrebbe dire che la serata pur incentrata sul calcio ha fatto rivivere nei presenti i veri valori dello sport, l’entusiasmo di praticare uno sport, le emozioni che una vittoria può dare e rimanere inalterate per tutta la vita.