Ma i palestinesi hanno dei diritti? … di Dario Manzaroli

Dr. Dario Manzaroli

Ci vuole una incredibile malafede ed un chiaro intento mistificatorio  a   parlare con enfasi del massacro del 7 ottobre  come evento straordinario, unico ,l’origine  della “ giustificata” reazione  di Israele.

Si tenta di far credere che  il conflitto israelo-palestinese sia cominciato quel giorno e non 70 anni fa  e che i poveri israeliani,(  che diventano tout cour  i poveri ebrei  Tutti, compresi quelli che vivono in Australia)ingiustamente odiati e perseguitati, hanno tutto il diritto di difendersi – e accidenti se si difendono- con armi micidiali gentilmente fornite dagli Stati Uniti (chissà perché gli danno tutte quelle armi ? che centri il petrolio ?)-

Il problema è che gli israeliani i massacri sono abituati a farli e non a subirli . non sanno capacitarsi  insomma che anche gli altri ci provano come possono data la strabiliante differenza di potenza fra uno stato militaresco e straarmato e gruppi partigiani  armati (io li chiamo partigiani e non terroristi !!!)  e reagiscono male a vedere che più ammazzano, deportano , imprigionano fanno progrom in Cisgiordania (di cui nessunoi parla) , tengono 3 milioni di palestinesi ristretti in una prigione a cielo aperto (Gaza) senza libertà, senza dignità ,senza il minimo riconoscimento dei loro sacrosanti diritti, e più cresce un odio totale e distruttivo che porta poi ai 7 ottobre in Medio Oriente ed una diffidenza ed una ostilità antisionista ed antiebraica in tutto il mondo . non si capisce proprio il perché, in fondo a Gaza hanno ammazzato finora solo 50.000  civili- prevalentemente donne e bambini: il Libano è solo la quarta volta che lo invadono, ammazzano chi gli pare, dove gli pare : in Siria, in Iraq ,in Iran. Insomma il popolo eletto può fare quello che vuole e guai ad aprire bocca : se ti azzardi a dire beo, sei un antisemita !

Israele , voluto dall’ONU nel 1948 per offrire un approdo ai sopravissuti della SHOAH nazista , si è negli anni via via sempre più trasformato nella lunga mano degli Stati Uniti e dei suoi interessi economici e strategici , sempre più in una democrazia tecnocratica e militarista , una realtà tardo coloniale , razzista che pratica la pulizia etnica ed il genocidio come pratica politica corrente .

Del mandato dell’ONU che divideva la Palestina in due Stati non c’è più traccia nei politici ed anche nei cittadini israeliani.

Questo è incontestabile .

Concludo con una domanda .

Ma l’Europa, ammesso che politicamente esista, ha in questa vicenda gli stessi interessi degli Stati Uniti?

Uno Stato Palestinese non sarebbe un fattore di stabilizzazione dell’area e di miglioramento delle relazioni con l’Iran ?

E’ Netanyahu che deve cambiare il regime iraniano o gli iraniani ?

In base alle risposte, che sono ovvie, ne dovrebbero  derivare comportamenti politici chiari e coerenti .

Dario Manzaroli