L’Università di San Marino dedica una giornata al “Gandhi italiano” che voleva aprire sul Titano l’Ateneo della Pace

Convegni, proiezioni e spettacoli: il 25 ottobre una serie di appuntamenti dedicati a Danilo Dolci a 100 anni dalla nascita

Figura simbolo della non violenza, definito il “Gandhi italiano”, educatore e attivista antimafia sensibile alle esperienze delle fasce più svantaggiate, Danilo Dolci è stato inoltre un poeta e sociologo che dalla Sicilia, dov’è nato 100 anni fa, ha espresso un messaggio di ampia portata affermato a livello nazionale e arrivato fino al Titano, dove dalla seconda metà degli anni 80 ha lavorato a un manifesto di pedagogia con l’obiettivo di fondare una Università della Pace mai concretizzata, ma tuttora attuale nelle idee e nei propositi.

La convinzione e l’intensità con cui ha portato avanti le cause in cui ha creduto hanno ispirato il mondo del cinema, del teatro e non solo: proprio per questo, vista la portata della sua eredità, venerdì 25 ottobre l’Università degli Studi della Repubblica di San Marino curerà una giornata nella quale verranno affrontati la storia, i pensieri, i valori e i progetti di un uomo impegnato anche sul fronte della scuola e della società, faro del cambiamento, protagonista di proteste non violente che hanno coinvolto, per esempio, uno sciopero della fame iniziato nell’ottobre del 1952 dopo la morte di un bambino per denutrizione con lo scopo di attirare l’attenzione delle istituzioni italiane sull’urgenza di alcuni interventi necessari per evitare simili tragedie. Oppure uno ‘sciopero alla rovescia’ che nel 1956 lo ha visto arrestato dopo essersi unito a dei disoccupati al lavoro su una strada abbandonata.

“Di lui, scomparso nel 1997, ricordiamo innanzitutto la capacità concreta, reale e viva di indignarsi e agire contro le ingiustizie che negavano la dignità a ogni essere umano”, spiega la coordinatrice dell’evento, Federica Zanetti, docente degli Atenei di San Marino e Bologna. “Logico di qui riflettere su cosa potrebbe fare e rappresentare oggi una Università della Pace a San Marino, come era nei suoi progetti. Si tratta di un tema estremamente urgente a livello locale, nazionale e planetario, dov’è necessario trovare il modo di difendere il diritto al dissenso con forme di disobbedienza che stanno alla base delle nostre democrazie”. 

L’appuntamento del 25 ottobre si svolgerà in due diverse aree, entrambe collocate nel centro storico del Titano. Dalle ore 14, nell’Aula Magna della sede universitaria di contrada Omerelli 20, spazio alle opere di Dolci attraverso le voci, i ricordi e le testimonianze di familiari, amici e non solo, con una parentesi dedicata alle sue attività a San Marino. Alle 17:30, quindi, la proiezione del documentario “Danilo Dolci – memoria e utopia”, con la partecipazione del regista Alberto Castiglione. L’evento si sposterà poi al Teatro Titano, dove alle 21:30 è in programma “Digiunando davanti al mare”, uno spettacolo firmato da Principio Attivo Teatro con Giuseppe Semeraro, drammaturgia di Francesco Niccolini, alla regia Fabrizio Saccomanno.
La giornata, dal titolo “Cento anni di Danilo Dolci – per una maieutica della non violenza”, verrà realizzata dall’Università di San Marino attraverso il Laboratorio di Educazione all’Identità di Genere e il Dipartimento di Scienze Umane, gli Istituti Culturali e la Fondazione XXV Marzo, insieme al centro di formazione “Borgo Danilo Dolci” di Trappeto, in provincia di Palermo. Si inserisce in una più ampia offerta di eventi e iniziative ufficiali organizzati in tutta la penisola per il centenario della nascita.
Maggiori informazioni sul sito www.unirsm.sm nella sezione “eventi”, alla quale si accede dal banner grigio nella parte alta della homepage.