Credo che abbia ragione Feltri( padre) per una volta.
L’Italia non è un Paese sicuro e quindi qui i migranti non dovrebbero arrivare.
Questo seguendo, alla lettera, le tesi di una giudice che interpreta a capocchia (uso il linguaggio di Feltri padre ancora) una sentenza europea e anche Ella, Elly, che si differenzia da molti suoi predecessori non per anticipare i giudici ma per la capacità di seguirli, supinamente.
Cioè, come dice Feltri, se l’Italia è, come dice Elly, un Paese para fascista, che non rispetta i diritti umani fondamentali, che “deporta” i migranti, che li “sequestra” sulle navi, che “ odia” gli omosessuali, che attacca la libertà di stampa, che non rispetta la magistratura, perché la vuole assoggettata al nuovo potere para fascista, beh, non è un paese sicuro.
Per non dire poi delle carceri italiane riempite all’inverosimile, in via preventiva per un terzo dei casi, dagli stessi magistrati, che Elly ha messo nell’Olimpo dei tutori dei diritti divini.
Dovrebbero i centri sociali di Schlein fare la rivoluzione, imbarcare i migranti approdati in Italia e portarli in salvo, non so, in Spagna o in non so quale Paese sicuro secondo i criteri della strampalata sentenza di un giudice militante e capo della sinistra giudiziaria.
Per essere seri.
Adesso ragioniamo seriamente.
Con quei criteri non esiste paese sicuro.
Quindi la sentenza è politica. Solo politica.
Ed è l’ennesimo tentativo di golpe politico giudiziario, dopo Tangentopoli, dopo l’aggressione continua a Berlusconi prima e a Renzi poi. Renzi ha poi invertito ad U la marcia ma io lo dico lo stesso.
Ma c’è la Carta, dicono.
Non c’entra nulla! Nulla!
Ma c’è la sentenza europea dicono.
Su un caso singolo di un immigrato nella Repubblica Ceca.
Non c’entra nulla. Nulla.
Perché in quel caso è chiaro che la sentenza si riferisce ad un caso singolo, che va valutato singolarmente, con attenzione alle modifiche pervenute nel suo paese d’origine che potrebbero avere un effetto diretto sul caso stesso. Con pericolo.
I giudici italiani ha fatto la stessa indagine su ogni singolo immigrato portato in Albania?
Non risulta.
Con questo non difendo la soluzione Albania.
Per niente. Difendo i principi democratici e l’equilibrio dei poteri.
Ma questo ormai, mi rendo conto, non scalda più i cuori.
Siamo nell’arena e vogliamo il sangue.
Sergio Pizzolante
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