Il 25 ottobre a San Marino una tappa del Nazra Palestine Short Film Festival. Al Cinema Concordia di Borgo Maggiore due documentari e altri tre cortometraggi per un evento con ingresso a offerta libera

Cinque pellicole, novanta minuti di proiezioni per capire come registi, produttori, attori, documentaristi e altre figure impegnate nel mondo del cortometraggio hanno scelto di raccontare, elaborare e interpretare una serie di storie legate alla situazione sviluppata a livello locale e internazionale fra Israele e Palestina.

Queste le opere che verranno proposte venerdì 25 ottobre dalle ore 21 al Cinema Concordia di Borgo Maggiore, dove si svolgerà una tappa del Nazra Palestine Short Film Festival. Il progetto itinerante, attivo dal 2017, coinvolgerà San Marino in un tour iniziato quest’anno alla Mostra del Cinema di Venezia e diretto in altre 31 città.

L’evento in programma sul Titano verrà curato in collaborazione con gli Istituti Culturali dal collettivo “San Marino per la Palestina”, che raccoglie liberi cittadini impegnati in iniziative di informazione e sensibilizzazione sulle modalità, dinamiche e conseguenze della situazione fra Israele e Palestina.

I cinque titoli proposti sono stati scelti proprio dai componenti del gruppo, che hanno valutato i venti finalisti del festival e optato per quelli giudicati più efficaci sotto il profilo del valore artistico, nonchè della capacità di esprimere l’esigenza sociale degli autori, con punti di vista non scontati in grado di veicolare i messaggi in maniera creativa.

Due i documentari: in “The Orphan” un ex militare israeliano denuncia le assurdità di alcune pratiche e scelte dell’esercito sottolineando la necessità di prenderne le distanze, mentre “The Faces of Solidarity” porta lo spettatore nelle proteste pro Palestina nel Regno Unito, alle quali partecipano diversi esponenti delle comunità ebraiche. Tre invece i film di fiction: dall’intimità e dalla tragedia di “Mar Mama”, dove padre e figlia esprimono nei gesti e nei dialoghi il clima di chi è chiuso in una stanza mentre fuori si sviluppa un attacco armato, alle inquietudini di “The Key”, nel quale fra i protagonisti, ebrei, cresce un senso di colpa collettivo espresso in una serie di allucinazioni. “An Orange from Jaffa” racconta infine la storia di due persone che, fermate in un check point delle milizie, attendono un verdetto messo nelle mani dei soldati senza capire quali sono i criteri e il senso di una scelta che potrebbe decidere il loro destino.

Fra i cinque lavori selezionati, “The Key” ha vinto il premio “Best fiction short film” all’edizione 2024 del festival. Menzione speciale per “The Faces of Solidarity”.