È inaccettabile che in una Repubblica che professa la libertà e i diritti dell’essere umano si verifichino contraddizioni così forti e incomprensibili.
Siamo i genitori di Anthony, un bambino affetto da spettro autistico, seguito dai servizi minori con una diagnosi di terzo grado (severo) che richiede un supporto molto sostanziale.
Abbiamo avuto una pessima esperienza con la scuola dell’infanzia, dove non riceveva la copertura necessaria per le ore scolastiche, rimanendo spesso solo con le bidelle. Gli insegnanti ci chiedevano continuamente a che ora saremmo venuti a prenderlo. Nei primi mesi del 2023, abbiamo notato un lieve impegno da parte della struttura, con miglioramenti per Anthony. Tuttavia, negli ultimi sei mesi la situazione è precipitata: Anthony tornava a casa nervoso e agitato, e siamo finalmente giunti alla fine di questa brutta esperienza.
Abbiamo consultato la direzione della scuola elementare in anticipo, esprimendo le nostre preoccupazioni alla vicedirettrice, che ci ha rassicurati. Il 9 settembre 2024, ci sentivamo tranquilli dopo aver percepito l’interesse della scuola. Tuttavia, Anthony è stato assegnato a un insegnante di sostegno che è un maestro di ginnastica; con tutta la sua buona volontà, si occupa di rincorrere Anthony. Quando il sostegno non è presente, il bambino viene lasciato alle bidelle, fuori dalla classe e lontano dai compagni. Una situazione inaccettabile.
Riteniamo che ogni bambino abbia diritto al rispetto della propria dignità personale, sia fisica che morale, e a un’educazione inclusiva che gli permetta di raggiungere il massimo potenziale. Anthony necessita di un piano didattico personalizzato, che includa obiettivi, strategie didattiche e supporti adeguati, ma non ne abbiamo ancora visto uno.
Vorremmo sapere quale formazione professionale hanno le persone che assistono nostro figlio. Al 10 ottobre, ci ritroviamo con libri e quaderni non visionati, senza un programma didattico adeguato, e con un divario rispetto ai compagni che rischia di diventare insormontabile.
Le terapie garantite dai servizi minori sono sempre più scarse, e tutto ciò si configura come una forma di violenza privata nei confronti di nostro figlio. Pertanto, chiediamo il vostro aiuto.
Aggiornamento 14 ottobre ’24
Nella Repubblica di San Marino esistono graduatorie che consentono a persone con requisiti minimi di assistere e insegnare a bambini con spettro autistico. Ciò significa che persino un bidello, con un corso serale, potrebbe occuparsene. Questo vi sembra accettabile?
Cordiali saluti,
I genitori di Anthony