Giulia. Cronaca di un Omicidio: La Confessione di Filippo Turetta

Filippo Turetta, nell’ambito di un interrogatorio con le autorità tedesche, ha rivelato di essere il responsabile dell’omicidio di Giulia Cecchettin. Turetta, durante la sua fuga, ha ammesso di aver pensato al suicidio, ma di non aver trovato il coraggio per compierlo.

Le confessioni di Turetta sono emerse dal verbale dell’interrogatorio. Agli investigatori, ha confessato in inglese: “Ho ucciso la mia fidanzata”. Al momento dell’arresto in Germania, Turetta presentava macchie di sangue sui vestiti e ferite alle mani e alle caviglie.

La polizia tedesca, a seguito della sua confessione, ha fornito dettagli sull’arresto. Turetta, in attesa del suo trasferimento in Italia, è stato trattenuto in base ad un mandato di arresto europeo. Il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia (Scip) si sta coordinando con l’omologo tedesco per il trasferimento di Turetta. Una volta arrivato a Roma, gli sarà notificata l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, per poi essere trasferito a Venezia per l’interrogatorio di garanzia.

La Procura Generale di Naumburg ha autorizzato il trasferimento di Turetta all’Italia. La procuratrice e capo, Tatjana Letz, ha comunicato che, avendo Turetta accettato una procedura semplificata di consegna, non sarà necessaria una decisione ulteriore della Corte di Appello di Naumburg. Il Tribunale superiore regionale (Oberlandesgericht, Olg) ha confermato la detenzione di Turetta in attesa del trasferimento.

Il mandato d’arresto europeo, come riferito dal tribunale, accusa Turetta di aver fisicamente maltrattato Giulia Cecchettin in Italia, causandone la morte. La consegna di Turetta alle autorità italiane è imminente, segnando un altro capitolo in questa tragica vicenda.