106 è il drammatico numero del fenomeno dei femminicidio in Italia nel solo 2023
L’ultimo, quello che ha morso le coscienze di tutti e quello di una giovane donna laureanda in Ingegneria biomedica, uccisa ferocemente dal suo ex compagno.
Il 25 novembre di ogni anno ricorre la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, istituita dalle Nazioni Unite nel dicembre 1999 (R.n’54/134)
La violenza verso le donne e le giovani donne è una lesione dei diritti umani, è sempre più diffusa e le recenti statistiche dicono che a perpetrarla sono molto spesso uomini della cerchia familiare, principalmente il compagno.
Le responsabilità che tutti dovremmo attivare positivamente è quella di non dover ogni anno celebrare una Giornata di contrasto alla violenza, perché fino a quando questa verrà celebrata vorrà dire che ancora non si è stati in grado di affrontare la grave problematica e di mettere in atto ogni possibile provvedimento, iniziativa o condizione per eliminare con successo questi abusi
Ci resta quindi l’obbligo di lavorare affinché siano superatiostacoli culturali e stereotipi giustificanti gli atteggiamenti che sminuiscono la dignità femminile, ritenuti erroneamente innocui.
Ci resta quindi il grande lavoro volto a coinvolgere prioritariamente la scuola per farne un ambito privilegiato di confronto e approfondimento verso le cause, le motivazioni, lavorando anche assieme alle famiglie degli studenti, per aumentare la consapevolezza che un rapporto tra ragazzi è principalmente caratterizzato da affetto, riconoscimento e rispetto.
Noi adulti dobbiamo assumerci la responsabilità dell’educazione alla relazione, coinvolgendo i nostri ragazzi, parlando con chiarezza.
Un ragazzo che allunga le mani sul corpo di una ragazza senza averne il consenso, attua un atteggiamento violento
Un ragazzo che pone in atto una relazione ossessionante verso una ragazza, attua un atteggiamento violento
Dovremmo smettere di giustificare comportamenti ritenuti erroneamente lusinghieri verso le donne che loro non ritengono tali.
C’è molto lavoro da fare. Soprattutto nel far crescere la consapevolezza della formazione e sviluppo di una sana relazione tra uomini e donne, che non ha nulla a che fare col possesso.
Che non ferisce e non uccide
Perché l’amore non ferisce, non costringe, non isola, non controlla, non umilia, non limita, non deride, non uccide. L’amore cura e protegge.
Libera – San Marino