Davide Frisoni e Monia Guidi Candidati Forza Italia Elezioni Regionali. DISSESTO IDROGEOLOGICO, CON DE PASCALE NON CAMBIERA’ NULLA

DISSESTO IDROGEOLOGICO, CON DE PASCALE NON CAMBIERA’ NULLA

Le recenti dichiarazioni di De Pascale sul dissesto idrogeologico del territorio e sui fallimenti nella gestione della Giunta Bonaccini, consegnano all’argomento ancora più centralità in questa campagna elettorale.

Il tema ci riconduce a quello dei candidati, Petitti e De Pascale, che sapendo quanto sia stata negativa la gestione della Regione in questi anni si presentano come antitetici, prendendo  platealmente le distanze dalla relativa classe dirigente: esattamente la loro, esattamente quella con cui i cittadini emiliano romagnoli avranno a che fare in caso di un altro governo targato PD e sinistra. La stessa che ha preso decisioni in termini urbanistici che si sono rivelate veri e propri lacci, stridenti e in antitesi, spesso veri ostacoli, rispetto a quegli interventi necessari lungo in corsi d’acqua e sui loro margini, che non sono stati progettati seguendo le leggi della natura ed oltre a questo si aggiungono le gravissime carenze patite dai nostri territori in tema di manutenzione. Stiamo parlando della stessa governance che nel 2009  ha riunito i Consorzi di Bonifica ed ha creato anche nel campo dell’acqua, bene ultra prezioso,  l’area vasta, nuovamente a discapito della Provincia di Rimini ed in aggiunta con un presidente del ravennate, così come accade per il Canale Emiliano Romagnolo. Da sottolineare che l’attività del consorzio è quella di fornire  l’acqua proveniente dal CER  ai potabilizzatori di Ravenna NIP1 e NIP2 gestiti da Romagna Acque società delle Fonti S.p.A.. Il tema acqua sta diventando “Ravenna centrico”. Ormai la Provincia di Rimini si è trasformata da esportatrice a compratrice di acqua ed oltre a questo  potrebbe subire un prolungamento del CER da Cesena a Cattolica, con conseguente intercettamento delle acque di Ridracoli e conseguenze economiche  importanti a danno di cittadini e imprese. Il PD non ha scuse e le parole dei candidati  sembrano quelle di una classe dirigente pienamente in linea con i dettami del partito. Tanto più che prendono sì le distanze dai disastri commessi dalla Giunta Bonaccini in tema di dissesto e gestione del territorio, ma propone di risolvere le situazioni con soluzioni paradossali chiedendo magari più soldi che poi non verranno utilizzati, così come dichiarato dalla Corte dei Conti, o in alternativa creare addirittura un altro ente, magari per piazzarci qualche fedelissimo di partito, pagato dai cittadini. Tutto già visto: il solito cortocircuito dei controllati che controllano i controllori che controllano i controllati.

Davide Frisoni e Monia Guidi
Candidati Forza Italia Elezioni Regionali