Il Consiglio Grande e Generale di San Marino ha approvato il decreto delegato sulla cogenerazione in ambito industriale con 43 voti a favore e quattro contrari, al termine di un intenso dibattito in aula. Il provvedimento introduce una regolamentazione per l’utilizzo di impianti di cogenerazione da parte delle industrie, provocando numerose reazioni politiche, in particolare dal movimento Rete, che ha espresso forte dissenso.
Rete ha duramente contestato il decreto, sostenendo che favorisca in modo specifico la Cartiera Ciacci, importante impresa di Gualdicciolo. La critica principale riguarda la presunta mancanza di tutele per i residenti e per l’ambiente. Rete ha parlato di un decreto disegnato ad hoc per questa azienda, senza affrontare adeguatamente i problemi relativi all’inquinamento acustico e alle garanzie di sicurezza. Inoltre, ha sottolineato che il Governo sembra maggiormente interessato a salvaguardare gli interessi delle grandi imprese, piuttosto che quelli dei cittadini, denunciando una forma di clientelismo.
Nonostante l’opposizione di Rete, il percorso legislativo ha incluso un’ampia discussione e la presentazione di emendamenti da parte delle forze di opposizione, molti dei quali accolti dal Governo. Tra le modifiche più rilevanti vi è l’emendamento che impone alle aziende con impianti di cogenerazione l’obbligo di cedere gratuitamente all’Azienda dei Servizi (AASS) l’energia prodotta in eccesso, impedendone la vendita. Questo punto ha trovato il consenso di gran parte dell’aula, incluso il movimento Rete, che ha comunque mantenuto la propria posizione contraria sul provvedimento nel suo complesso.
Il Segretario di Stato per i Rapporti con l’AASS, Alessandro Bevitori, ha difeso il decreto, affermando che le norme inserite sono in linea con quelle europee. Ha garantito che verranno effettuati controlli costanti per assicurare che gli impianti operino in modo sicuro e rispettoso dell’ambiente. Bevitori ha anche espresso gratitudine verso i membri del Consiglio per il contributo offerto durante le discussioni, ribadendo l’importanza di promuovere l’efficienza energetica nelle industrie, con l’obiettivo di ridurre i consumi e migliorare l’uso delle risorse.
Le preoccupazioni espresse da parte dei cittadini di Gualdicciolo sono state al centro del dibattito, come il “Gruppo di Cittadini di Gualdicciolo per la difesa dell’ambiente e della salute” che ha messo in evidenza i possibili effetti negativi che il nuovo impianto potrebbe avere sulla qualità della vita dei residenti, già esposti al rumore prodotto dalle attività industriali nella zona. I cittadini hanno chiesto al Governo di assicurare che non si verifichi un peggioramento delle condizioni ambientali.
Rete ha inoltre evidenziato come il decreto contenga deroghe e incentivi fiscali che potrebbero avvantaggiare le grandi imprese, criticando l’approccio del Governo, che avrebbe trascurato gli obiettivi di sostenibilità, scegliendo di sostenere interessi economici privati a discapito dell’ambiente e della popolazione.
Il decreto delegato viene approvato con 43 voti a favore e 4 contrari.