Nel Corriere Romagna di oggi si fa riferimento al caso delle due ragazze uccise nel cesenate negli anni ’90.
Nel caso delle giovani Cristina Golinucci e Chiara Bolognesi, morte tra settembre e ottobre del 1992, emergono sospetti su almeno tre “predatori sessuali” frequentatori degli stessi ambienti religiosi di Cesena. Marisa Degli Angeli, madre di Cristina, ha rilanciato l’appello per giustizia nella trasmissione “Chi l’ha visto?”, sottolineando i ritardi nelle indagini e il trattamento di questi casi come allontanamenti volontari. Due di questi casi, quello di Cristina (mai ritrovata) e di Chiara (trovata morta nel Savio), soffrono di lacune investigative non più colmabili. Tra i sospettati vi è Manuel Boke, ex ospite del convento dei Cappuccini, ora in Francia per reati sessuali. Un altro è un infermiere, interrogato dopo 30 anni, che nega di aver conosciuto le ragazze. Infine, un residente cesenate frequentatore dei luoghi frequentati dalle ragazze, accusato da diverse donne di molestie sessuali, ma mai denunciate per paura di non essere credute. Quest’ultimo ha ammesso minimalmente alcune azioni verso una accusatrice. Marisa Degli Angeli esprime la necessità di trovare modi per punire tali individui e proteggere le donne.