Caro Diario, viaggio on the road parte 2 … di Stefano Benaglia

Strade e parcheggi: Sulle strade siamo sicuramente i peggiori per qualità delle strade e manutenzione, non solo in confronto con l’estero ma anche con altre città italiane. Esiste una leggenda metropolitana, ripetuta come un mantra dall’assessore ai lavori pubblici, per cui a Rimini si può asfaltare solo da marzo a metà ottobre, perché dopo è freddo e non attacca. Sono stato testimone a Oslo di un’asfaltatura alle 8.30 di mattina con soli 6 gradi e vista la qualità delle loro strade, suggerisco di fare una telefonata per chiedere informazioni. 

Per i parcheggi la situazione è molto semplice: ci sono e si pagano. In Svezia, una notte è costata 22 euro. Si paga con un’app sul telefono che geolocalizza il parcheggio e identifica l’auto tramite la targa. L’ausiliario del traffico passa con il suo tablet e multa chi non ha fatto l’abbonamento. Lo so per certo perché ne ho prese due di multe nel giro di una notte, in quanto non sapevo come funzionasse finche il receptionist non ci ha spiegato il funzionamento. 

Costo della vita: su questo aspetto siamo fortissimi. Il costo della nostra vita, rispetto a tutte le nazioni del nord Europa è decisamente inferiore e per un turista straniero passare del tempo dalle nostre parti è sicuramente un ottimo vantaggio.

Sicurezza e degrado: in tutte le città che abbiamo visitato si percepisce un’ottima sicurezza e un buon controllo del territorio, anche se non sono esenti dai problemi che affliggono il mondo occidentale. Persone che dormono per strada e rovistano nei cassonetti sono presenti in tutte le città medio grandi, oltre ad un grande consumo di alcol all’aperto che potrebbe diventare in ogni istante un problema di ordine pubblico. A Rimini, a mio avviso, abbiamo una migliore rete di protezione sociale che evita a queste persone di vivere in condizioni cosi disagiate ed estreme.

Offerta turistica: è sicuro che il nostro patrimonio culturale, storico ed esperienziale è di altissimo valore. Sicuramente non abbiamo i paesaggi scandinavi da offrire, ma possiamo mettere sulla bilancia una varietà di proposte quasi illimitate. Mare, montagna, storia, musei, cibo, tradizione e artigianato, non ci manca niente. Dobbiamo solo imparare a comunicarle meglio e con più efficacia, perché abbiamo un valore inestimabile nei nostri territori. 

Concludo Caro Diario con una postilla sul verde urbano. Tutte le città che ho visitato sono riuscite a svilupparsi mantenendo il verde all’interno dell’area urbana. A Rimini non ci riusciamo. Appena c’è un’area verde ci vogliamo costruire sopra un condominio, in nome di un poco precisato “interesse pubblico” che va in deroga a tutte le leggi regionali.

E’ proprio più forte di loro. Impermeabilizzano tutto poi promuovono inconsistenti interventi di mitigazione degli impatti climatici invece di custodire che quello che c’è.

PS: Ma quanto sarebbe bello per un turista venire a Rimini Nord con la metro leggera su rotaia, passeggiare al mare, mangiare in un chiosco o in un ristorante, assistere ad un evento nel parco pubblico dentro all’ex camping Carloni e poi aspettare l’autobus a sedere sotto una pensilina, per andare a vedere le bellezze del nostro centro storico, senza usare mai la macchina. 

Caro Diario, è sempre bello sognare sogni modesti.

Stefano Benaglia